In che modo l’intelligenza emotiva può aiutare il tuo team a migliorare i risultati? La produttività empatica
Mentre ci spostiamo nella fase successiva della convivenza con Covid-19, è stato ribadito un concetto ormai chiaro a tutti: il lavoro a distanza è qui per restare. Affinché il lavoro a distanza prosegua con successo, i leader devono affrontare non solo la sfida di gestire operativamente i team remoti, ma anche quella di scoprire come si sentono le persone.
Usare l’intelligenza emotiva per comprendere i bisogni dei TeamMate (e cercare di soddisfarli) è la chiave del mantenimento dei risultati a medio e lungo termine. Nell’ambiente di lavoro remoto di oggi, è relativamente facile fissare obiettivi e misurare le prestazioni. È più difficile monitorare i sentimenti e cogliere le emozioni. Tuttavia, entrambi questi fattori saranno vitali per garantire il benessere e la produttività in un mondo un po’ più incerto.
Alcune aziende stanno ancora applicando metodologie di gestione e monitoraggio dei team tradizionali. Anche se questi paradigmi ormai non funzionano più. Non possiamo più fare affidamento sulla presenza fisica per cercare indizi sullo stato d’animo dei colleghi. Sarà sempre più importante utilizzare i dati e l’ascolto attivo per arrivare al cuore della situazione emotiva dei nostri team.
Se vogliamo che le nostre attività continuino ad avere successo all’interno della “nuova normalità”, scoprire quali sono le esigenze dei nostri team (non solo i loro obiettivi) diventa veramente vitale.
Ora parliamo di produttività
Molti studi mostrano il legame tra il benessere dei dipendenti e il rendimento dei team. In media, i team remoti lavorano due ore in più al giorno e spesso hanno bisogno di conciliare impegni personali e professionali. Ciò può inevitabilmente portare a sentimenti di frustrazione, isolamento e, di conseguenza, un lavoro di minor qualità.
Esistono protocolli che regolano le modalità di raggiungimento degli obiettivi e quali nuove tecnologie utilizzare per supportare il processo. Tuttavia, senza la vicinanza fisica, sarà comunque necessaria una maggiore intelligenza emotiva per comprendere i team. È qui che entra in gioco la “produttività empatica”.
Quando è iniziato il lockdown, alcuni analisti delle risorse umane hanno descritto la situazione come una “rivoluzione dell’empatia”. Dato che eravamo “tutti nella stessa barca”, non potevamo più lavorare insieme senza utilizzare l’empatia e imparare a metterci nei panni dei nostri colleghi. I leader che si sono concentrati esclusivamente sui risultati, senza tener conto del costo emotivo della pandemia, hanno subito scoperto che le prestazioni ne risentivano. I leader di successo, d’altra parte, sono stati in grado di capire che ogni membro del team ha reagito a suo modo alla situazione e di conseguenza ha avuto bisogno di metodi di supporto differenti per sentirsi motivato e al sicuro.
Piattaforme come TeamEQ, offrono ai leader l’opportunità di monitorare in tempo reale la situazione emotiva del proprio team, sia individualmente che collettivamente. Utilizzando i dati e l’ascolto attivo, TeamEQ permette di anticipare e agire sui sentimenti prima che possano influenzare le prestazioni.
Insieme stiamo co-creando una nuova cultura del lavoro, in cui la leadership in remoto può risultare efficace e le prestazioni possono aumentare, senza perdere di vista l’approccio empatico che impone la situazione emotiva attuale.
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CEO & Co-Founder
Ph: Canva