Convivere con la Macchina: come l’umanesimo tecnologico salverà il futuro del lavoro
La nuova era tecnologica porta con sé un affascinante paradosso: le aziende che sopravvivranno saranno quelle che impareranno a essere “più umane”. Al contrario, le aziende che spronano i loro team a continuare a pensare, agire e apprendere in maniera meccanica, come i robot, diventeranno obsolete.
Gli studi prevedono che oltre il 50% dei posti di lavoro verrà presto sostituiti dall’intelligenza artificiale e dall’automazione. Come possiamo prendere questa notizia? Come una minaccia esistenziale o come un’opportunità di trasformazione? Trasformarsi significa imparare a convivere con la nuova realtà offerta dall’accelerazione del cambiamento tecnologico, rendere i nostri team più produttivi e competenti, utilizzare la tecnologia stessa per mettere le persone al centro.
Il lato umano nel mondo del big data
Come possiamo realizzare questo compito apparentemente impossibile? La tecnologia è la nuova religione, i dati sono più preziosi del petrolio e le grandi aziende tecnologiche definiscono i nuovi trend di consumo. Tuttavia, ogni giorno siamo più coscienti dei pericoli rappresentati dal finanziarie la tecnologia a discapito degli interessi umani.
Oggi siamo più consapevoli che mai della necessità di “riallacciare” il rapporto con gli strumenti tecnologici che stanno rivoluzionando il nostro mondo. Passare dall’essere raccoglitori di dati passivi a individui responsabili che utilizzano la tecnologia come strumento per approfondire cosa significhi essere umani.
Questa nuova relazione sostituirà i dogmi tecnologici come la connettività, l’efficienza e la velocità con l’importanza del lato umano, l’impegno, il benessere e l’autorealizzazione.
Creare un nuovo spazio
In TeamEQ la nostra missione è utilizzare tecnologie di analisi dati e machine learning, per aprire un nuovo spazio all’autorealizzazione umana. La tecnologia come facilitatore della comunicazione aperta e della costruzione della fiducia. Una tecnologia dal “volto umano”.
Molte delle componenti che ci rendono umani, generano team più soddisfatti e, quindi, più produttivi, sono non binarie e non calcolabili. Intuizione, immaginazione, empatia, compassione e intelligenza emotiva: ciò che ci unisce e che non potrà mai essere automatizzato. Nel trattare queste tematiche, la tecnologia non va percepita come una barriera. Infatti, strumenti come TeamEQ possono aiutarci ad ascoltare i sentimenti umani e reali, stimolando un senso di appartenenza e incoraggiando la creatività e il benessere nei nostri team.
Quindi, invece di cercare di “pensare più come una macchina”, possiamo usare strumenti come TeamEQ per “pensare più come un essere umano”. Solo in questo modo possiamo proteggere le nostre attività, aumentare la nostra produttività e costruire il futuro in cui tutti meritiamo di vivere.
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Ph: Unsplash